Lago di Albano/Castelgandolfo (Roma)

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PaoloMoretti
view post Posted on 3/7/2009, 11:07




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Il lago Albano è tra i luoghi più conosciuti e frequentati della provincia di Roma, esclusa la capitale ovviamente. È il quarto bacino vulcanico del Lazio per estensione e il più profondo con i suoi 170 metri. La sua struttura geomorfologica riflette quella tipica dei laghi vulcanici, insieme al vicino lago di Nemi. La sua formazione è avvenuta in tre fasi in cui la prima iniziò già 600.000 anni fa con le prime attività vulcaniche esplosive che crearono il cratere dove, a seguito del riempimento dovuto alle acque di falda e alle piogge, si formò il lago. Buona parte del cratere è coperto da un discreta vegetazione. Di notevole valore ecologico è, infatti, la copertura boschiva, che in alcuni tratti della caldera risulta fitta. Essa è costituita da varie specie di arbusti ed alberi tra cui la roverella, il cerro, il leccio, il lauro, il viburno, l'olmo, il nocciolo, l'orniello, il corniolo, l'agrifoglio, il pungitopo, lo stracciabraghe, la ginestra. Inoltre possiamo annoverare specie come il carpino bianco e nero, l'acero d'Ungheria, il sanguinello, il biancospino, il tiglio, il sambuco ed il rarissimo borsolo. La fauna ittica è composta dalla Tinca, il Persico reale, la Rovella e la Scardola mentre abbondante è l’Anguilla. Nonostante la presenza di numerose attività umane lungo una buona parte delle rive del lago, anche gli uccelli riescono comunque a trovare un ambiente abbastanza buono per la sosta o la nidificazione. In particolare si segnalano specie come i Germani reali, Moriglioni, Alzavole e Morette. Durante l’inverno è relativamente facile osservare il Cormorano e la Folaga. Nella boscaglia, specialmente nei tratti un po’ più scoperti è possibile vedere o ascoltare il canto del Passero solitario o della Sterpazzolina mentre con un’attenta osservazione è possibile scorgere la sagoma de Gheppio e del Falco Pellegrino. Ad arricchire maggiormente l’area del lago di Albano, è la presenza di alcuni grossi borghi, in particolare Albano Laziale, appunto, e Castel Gandolfo. Il primo ha avuto sicuramente una storia abbastanza travagliata. Le sue origini storiche possono essere fatte risalire con buona approssimazione alla mitica città di Albalonga. Le ricerche archeologiche datano i resti di tale città tra l’830 a.C. e il 730 a.C. Gli avvenimenti che si susseguono nei secoli successivi, più o meno importanti, sono numerosi e complessi che esulano dal nostro obiettivo. Attualmente la città di Albano è uno dei centri più importanti e ed economicamente più progrediti dei castelli Romani, grazie anche alla vicinanza di Roma e alla presenza della consolare Appia all’interno del centro abitato. A pochi km a sud di Albano sorge Castel Gandolfo celebre centro turistico conosciuto per ospitare la residenza estiva del Papa. L’origine del nome deriva dalla Famiglia longobarda dei Gandolfi che agli inizi del XI sec. entrarono in possesso del territorio dove successivamente costruirono un castello da cui il nome attuale del paese. Numerose sono le ville e palazzi storici di epoca antica come il Palazzo Pontificio risalente al 1628 e la villa Pontificia, Villa Torlonia, Villa Chigi. Tra quelle più antiche di età romana si possono citare la Villa Publio Clodio Pulcro, Villa di Tito Flavio Domiziano. Anche gli edifici di culto sono di una certa importanza come Collegiata Pontificia di San Tommaso da Villanova, Chiesa della Madonna del Lago, Chiesa di Santa Maria Assunta e così via. Come è stato detto per la città di Albano anche Castel Gandolfo ha molte ricchezze storiche e archeologiche che risulta impossibile, in questa sede, descriverle tutte in modo esaustivo. Dunque è chiara l’importanza storico-culturale che assume Castel Gandolfo non solo nei Castelli Romani ma anche in un ambito territoriale più vasto. Certamente molta della vocazione turistica di queste due città, e di molte altre, è favorita dalla presenza del Lago di Albano e dal vicino Lago di Nemi. Quindi come in molti casi in Italia, la saggezza nel conciliare lo sviluppo turistico e la salvaguardia degli ambienti lacustri, sono elementi che possono risultare determinanti per il futuro economico, sociale ed ambientale del territorio in cui essi sono inseriti. Oltretutto molte sono anche le attività sportive che è possibile praticare intorno al lago e sulle sue acque. La canoa e il pedalò sono tra le attività più praticate mentre le rive sono facilmente percorribili facendo jogging, mountain-bike o una rilassante passeggiata sotto la boscaglia. Dunque un vero tesoro da rispettare e da vivere in svariati modi, il tutto a pochissimi km dalla caotica metropoli romana.


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