Lago di Bracciano (Roma)

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PaoloMoretti
view post Posted on 3/7/2009, 00:50 by: PaoloMoretti




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Il lago: estensione, caratteristiche morfologiche ed idrogeologiche


Bacino di origine vulcanica collocato nella conca di un antico cratere, Bracciano è, per estensione, il secondo lago del Lazio. È posto ad una quota di 164 metri s.l.m. ed ha un bacino idrografico di circa 150 kmq. Si estende per 57 kmq, ha un perimetro di 31,5 km, con una lunghezza ed una larghezza massima, rispettivamente, di 9,3 km e 8,7 km. La profondità massima è di 165 m, mentre quella media è di 88,7 m.
Le acque raccolte dal bacino imbrifero e quelle di alcune sorgenti, provvedono all'alimentazione del bacino. Bracciano ha un solo emissario, il torrente Arrone, che si trova a sud est, nelle vicinanze del paese di Anguillara, e che sfocia a mare nella zona di Maccarese. Tuttavia il deflusso delle acque attraverso l'Arrone non è continuo, ma avviene solo in alcuni periodi dell'anno. Per il resto il deflusso è dovuto all'evaporazione, all'irrigazione e al rifornimento degli acquedotti, soprattutto quello Paolo. Complessivamente il tempo di ricambio delle acque è di 137 anni.


Flora e fauna


Una contenuta antropizzazione delle coste del bacino, con solo tre comuni rivieraschi - Bracciano, Anguillara e Trevignano - , ha permesso lo sviluppo e il mantenimento di una discreta vegetazione ripariale, sia nella zona asciutta che in quelle sommersa, semisommersa e al di sotto del livello dell'acqua.
La ricchezza della flora contribuisce al mantenimento della popolazione animale, specie quella ittica. I principali pesci che vivono nella acque del bacino sono: il coregone - specie alloctona introdotta dalla Svizzera nella seconda metà del secolo scorso - , la carpa, la tinca, il carassio, la scardola, il triotto, l'alborella, l'anguilla, il luccio, il cefalo - nel lago sono stati immessi le specie Mugil cephalus e Liza ramada - , il latterino, il persico reale ed il persico trota -pesce predatore originario del Nord America e introdotto verso la fine del secolo scorso.
Altrettanto ricca l'avifauna, sia stanziale che migratoria, rappresentata dai rapaci diurni come il nibbio bruno e il falco di palude, dall'airone cinerino, dalla gallinella d'acqua, dalla folaga, dal beccaccino, dal germano reale, dal martin pescatore e dal pendolino.
Tra i mammiferi che usualmente frequentano i dintorni delle rive di Bracciano, si segnalano la volpe, il tasso, la faina, la donnola, il cinghiale e la lepre; tra i rettili, significativa la presenza della tartaruga, della biscia, del biacco, del cervone, del colubro di Esculapio e della raganella comune.


La pesca


Sul lago, popolato da numerose specie ittiche, viene esercitata sia la pesca sportiva che quella professionale. L'attività dei pescatori professionisti è essenzialmente basata sulla cattura del coregone, del latterino, dell'anguilla e del persico reale; si tratta infatti delle specie più facilmente commerciabili e che rappresentano un'importante fonte di reddito per gli operatori del settore. Rilevante, sotto il profilo economico, è anche la pesca del luccio e del cefalo, sebbene la loro cattura sia occasionale.
Per quanto riguarda la pesca sportiva, si tratta di un'attività largamente praticata lungo tutto il perimetro lacustre, sia con le esche naturali con attrezzature quali la canna fissa, la bolognese e l'inglese, sia con esche artificiali, adoperate soprattutto per la cattura dei lucci.
La pesca è regolamentata dalle normative in materia predisposte dalla Provincia di Roma.



Cosa vedere: luoghi di interesse turistico


La prima tappa per chi viene in visita da queste parti è sicuramente Bracciano, paese abbarbicato sulle colline circostanti l'omonimo lago. La principale attrattiva del paese è il castello Orsini Odescalchi, uno dei più imponenti esempi di architettura militare del Rinascimento, edificato da Napoleone Orsini a partire dal 1470, al cui interno si possono ammirare numerose opere d'arte. Raggiungendo la riva sud del lago si arriva ad un altro borgo, Anguillara Sabazia, che si affaccia direttamente sulle acque del bacino. Qui si possono ammirare, ben conservati, i bastioni della fortezza del paese, oppure il torrione merlato della rocca, che un tempo fungeva da carcere, mentre oggi ospita il Museo della civiltà contadina e delle tradizioni popolari.
Infine merita una visita il paese di Trevignano, borgo sorto intonro al XIV secolo, ma la cui origine si perde nella notte dei tempi; il nome Trevignano deriverebbe infatti da un antico toponimo romano, Trebonianum.

Regolamento



Sono consentite tre canne. Occorre la licenza Cat. B. Si può usare la barca ma solo con motore elettrico. La pesca è vietata nel periodo che va dal 15 maggio al 30 di giugno per ferma biologica.

Edited by PaoloMoretti - 5/7/2009, 18:15
 
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